Il
Museo Etnografico Arteinsalento nasce dalla passione condivisa di varie
generazioni della mia famiglia. Storia di uomini
dediti allo studio delle professioni mediche come il mio bisnonno ed il nonno,
dei loro contatti con Napoli, Firenze, Modena in quello strascico di
risorgimento ottocentesco che caratterizzò il periodo della loro giovinezza. Il
legame con il Risorgimento si rafforza dai contatti del mio trisavolo con Giuseppe Pisanelli noto giurista Salentino
per aver sottoscritto la legge sul brigantaggio
con la revisione del Codice Civile e la parentela con la Garibaldina
Antonietta De Pace. Questo secondo il mio modesto parere, ha portato nelle
generazioni il salto di qualità di questa idea. Il
palazzo viene costruito sulle ceneri, se così si può dire, delle mura di cinta
della fortificazione quattrocentesca della città, i cui resti sono ancora
inglobati nel palazzo. La parte che si affaccia sulla strada viene costruita
sfruttando il fossato. Si suddivide in una cantina in ristrutturazione da adibire ad esposizione di
oggetti dell’arte contadina salentina; un piano terra, dove è allestito il Museo con varie collezione
che vanno dalla storia della fotografia alla prima e seconda Guerra Mondiale
disponendo inoltre di una carrozza originale risalente al 1860 circa ed una
Fiat 508 Balilla del 1934; il primo piano con affreschi ottocenteschi ed art
dèco futurista recensiti da Vittorio
Sgarbi come importanti testimonianze del Futurismo Italiano, proprio in queste
sale ho creato una esposizione risorgimentale composta da ceramiche, armi,
editti, manoscritti autografi e decorazioni militari risalenti dal periodo
Napoleonico 1805 alla Repubblica Romana 1849 al periodo Garibaldino 1848 - 1870.
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